IL METODO NEGLI INCONTRI INDIVIDUALI E DI GRUPPO

In tutto il mondo, il metodo Feldenkrais viene appreso in due modalità, una individuale e una collettiva.

Non esistono modi ‘ufficiali’ o prestabiliti per descrivere le due modalità: infatti, essendo attività legate all’esperienza, sfuggono per loro natura alla traduzione comunicativa. Quelle che leggerete di seguito, in calce alle citazioni tratte dai libri di M. Feldenkrais, sono le nostre versioni ‘parziali’, a questo punto della pratica del Metodo, dei due modi di apprendimento.

L’INCONTRO INDIVIDUALE: INTEGRAZIONE FUNZIONALE (IF®) 

Ho qualche difficoltà nello spiegare ai miei seguaci che non sono un terapeuta e che il mio contatto con una persona mediante le mani non ha valore terapeutico o creativo, per quanto esse migliorino. La mia attività non assomiglia all’insegnamento com’è inteso attualmente. L’accento è sul processo di apprendimento, piuttosto che sulla tecnica di insegnamento.

Moshe Feldenkrais, Il caso di Nora

Con l’Integrazione Funzionale® [la seduta individuale], ci si rende conto attraverso il tocco dell’insegnante delle proprio possibilità di movimento (siano esse limitate dal dolore o ingaggiate per prestazioni quotidiane, artistiche o  sportive che si desidera migliorare); essendo mossi gentilmente, a partire dalle varianti possibili, si diventa parte di una ‘conversazione’ efficace tra corpi, rispettosa e propositiva – “come una danza”, per usare un’espressione di Moshe Feldenkrais. Mentre il corpo sente connessioni inedite tra le parti, e tra queste e il tutto, si aprono nuove e più efficaci possibilità di movimento.

LE SESSIONI COLLETTIVE: CONSAPEVOLEZZA ATTRAVERSO IL MOVIMENTO (CAM®) 

Le lezioni si svolgono nel clima più lento e piacevole possibile, con totale assenza di sforzo o dolore; l’obiettivo principale non è allenarsi in qualcosa che già si conosce, ma scoprire reazioni sconosciute in se stessi e imparare dunque una modalità d’azione migliore e più congeniale.

Moshe Feldenkrais, La saggezza del corpo

Le sessioni di gruppo coinvolgono la persona in un training guidato dalla voce: i processi motori contengono indicazioni di movimento e di ascolto [N. d. A. Ascolto di come e/o dove si muove qualcosa, oppure degli effetti del movimento, ad esempio], perlopiù inusitate, somministrate in modo graduale: dalle più semplici alle più complesse, l’apprendimento si verifica quando meno ce lo si aspetta! Durante i movimenti, e le pause, l’attenzione e la curiosità si aprono, la consapevolezza dà spazio a modalità inedite di concepirsi e muoversi.


Mentre il training procede, individualmente o in gruppo, le esperienze motorie e di consapevolezza si sedimentano come patrimonio della persona, per riemergere ‘fuori’ spontaneamente nella vita quotidiana, che risulta così arricchita, facilitata, migliorata.